Chiamparino ad Ivrea per la campagna elettorale del PD, per le prossime elezioni regionali
10-04-2014 21:19 - POLITICA
Ivrea (TO) di Andrea Atzei. Questa sera alle ore 21 presso il ristorante Aquila Antica, si è tenuta una cena organizzata dal PD sede di Ivrea.
Ospite dei pidiellini eporediesi il candidato alle prossime elezioni regionali, Sergio Chiamparino.
Arrivato alla stazione di Ivrea alle 15 ha effettuato un tour della città visitando inizialmente l'Associazione Industriali, dove ha affrontato il tema del turismo come fonte di reddito per il Canavese, passando poi al Moma Bar per un'incontro con alcuni avvocati dell'eporediese, per poi dirigersi a Cossano Canavese dove ad attenderlo c'era Alberto Avetta, altro noto esponente del PD piemontese.
Nonostante la svolta nazionale del Partito Democratico che ha deciso di proporre insieme a Renzi molti volti nuovi per il mondo della politica, puntando sui "Giovani", a livello regionale questo non accadrà, infatti l'ex sindaco di Torino sarà il prossimo galoppino appoggiato dal partito, per la poltrona da presidente, per le prossime elezioni regionali. Questo accadrà nonostante l'ex sindaco di Torino non abbia lasciato un buon ricordo ai suoi ex concittadini a causa del fallimento dello Csea, il consorzio di formazione professionale che era arrivato ad avere 300 dipendenti, di cui molti appartenenti al mondo sindacale, e che è fallito con un crack che è costato 40 milioni di euro. Un fallimento, quello del centro di formazione professionale della sinistra torinese, sul quale è aperta un'indagine da parte della magistratura. Senza dimenticare il progetto Lumiq, una società promossa dal comune di Torino nata per diventare una piccola Cinecittà in riva al Po, e che avrebbe dovuto far diventare Torino una capitale dell'industria del cinema. Anche questo divenuto un progetto mai realizzato, che però ha generato molte polemiche per lo spreco di soldi pubblici. Altre polemiche riguardarono i 16,5 milioni di euro buttati al vento dal Comune per una Biblioteca civica mai costruita.
Insomma molte ombre nel passato dell'ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che nonostante tutto è stato scelto dal suo partito come candidato alla presidenza della regione Piemonte.
Tutto ciò nonostante il primo ministro dello stesso partito stia combattendo una dura battaglia contro il tempo, per mettere in pratica quelle riforme fondamentali per il paese, e contro parte dell'opinione pubblica, che lo giudica troppo giovane e con alle spalle i soliti noti del vecchio PD.
C'è da chiedersi se i piemontesi, dopo lo scandalo rimborsopoli, abbiano voglia di cambiare, puntando su volti nuovi, o decidano di affidarsi al soliti noti che ritornano sulla scena del crimine.
Alle urne l'ardua sentenza.
Ospite dei pidiellini eporediesi il candidato alle prossime elezioni regionali, Sergio Chiamparino.
Arrivato alla stazione di Ivrea alle 15 ha effettuato un tour della città visitando inizialmente l'Associazione Industriali, dove ha affrontato il tema del turismo come fonte di reddito per il Canavese, passando poi al Moma Bar per un'incontro con alcuni avvocati dell'eporediese, per poi dirigersi a Cossano Canavese dove ad attenderlo c'era Alberto Avetta, altro noto esponente del PD piemontese.
Nonostante la svolta nazionale del Partito Democratico che ha deciso di proporre insieme a Renzi molti volti nuovi per il mondo della politica, puntando sui "Giovani", a livello regionale questo non accadrà, infatti l'ex sindaco di Torino sarà il prossimo galoppino appoggiato dal partito, per la poltrona da presidente, per le prossime elezioni regionali. Questo accadrà nonostante l'ex sindaco di Torino non abbia lasciato un buon ricordo ai suoi ex concittadini a causa del fallimento dello Csea, il consorzio di formazione professionale che era arrivato ad avere 300 dipendenti, di cui molti appartenenti al mondo sindacale, e che è fallito con un crack che è costato 40 milioni di euro. Un fallimento, quello del centro di formazione professionale della sinistra torinese, sul quale è aperta un'indagine da parte della magistratura. Senza dimenticare il progetto Lumiq, una società promossa dal comune di Torino nata per diventare una piccola Cinecittà in riva al Po, e che avrebbe dovuto far diventare Torino una capitale dell'industria del cinema. Anche questo divenuto un progetto mai realizzato, che però ha generato molte polemiche per lo spreco di soldi pubblici. Altre polemiche riguardarono i 16,5 milioni di euro buttati al vento dal Comune per una Biblioteca civica mai costruita.
Insomma molte ombre nel passato dell'ex sindaco di Torino, Sergio Chiamparino, che nonostante tutto è stato scelto dal suo partito come candidato alla presidenza della regione Piemonte.
Tutto ciò nonostante il primo ministro dello stesso partito stia combattendo una dura battaglia contro il tempo, per mettere in pratica quelle riforme fondamentali per il paese, e contro parte dell'opinione pubblica, che lo giudica troppo giovane e con alle spalle i soliti noti del vecchio PD.
C'è da chiedersi se i piemontesi, dopo lo scandalo rimborsopoli, abbiano voglia di cambiare, puntando su volti nuovi, o decidano di affidarsi al soliti noti che ritornano sulla scena del crimine.
Alle urne l'ardua sentenza.
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