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E´ in edicola la 26esima edizione del periodico "La Diana". Chi sarà quest´anno tra gli "Eporediesi doc e gnoc?". Questo e molto altro...Scopritelo!

28-02-2017 02:14 - ATTUALITA´
Ivrea (TO), di Désirée Gabella. E´ definito un "periodico di etnografia canavesana", ma per gli Eporediesi è anche un ricordo da conservare e collezionare ad ogni nuovo carnevale. Stiamo parlando de "La Diana", una delle più longevi riviste che trattano in maniera approfondita, ma anche colorata ed ironica, lo Storico Carnevale di Ivrea. Giunta quest´anno alla 26esima edizione, pubblicata da "Hever Edizioni", con sede ad Ivrea, ogni anno esce in concomitanza con la "Prima alzata degli Abbà" ed è sempre richiestissima. "La Diana" è da sempre riconoscibile per le sue copertine molto colorate in cui spiccato suggestive fotografie dei momenti clou della storica manifestazione, ma mantiene invariata la veste grafica del nome. Come amano sottolineare a "La Diana": "la rivista si batte dall´inizio perché venga tenuta in debita evidenza la storicità di un avvenimento che affonda le proprie radici in otto secoli di storia". All´interno della stessa, oltre a nozioni storiche degli avvenimenti che caratterizzano la manifestazione, è anche possibile ammirare l´album fotografico della passata edizione, nonché sempre apprezzatissimo, lo spazio dedicato agli "Eporediesi doc", civili fotografati che calzano il berretto frigio, e quegli "gnoc", definiti simpaticamente tali poiché non indossano alcun berretto oppure non quello frigio tradizionale. A tal proposito è bene stare sempre all´erta, perché, durante i giorni della manifestazione, si potrebbe essere immortalati dalla macchina fotografica di Francesco Gioana, indossante gli abiti tradizionali del gruppo storico "Citoyens de la Ville d´Ivrée 1798", e comparire poi tra le pagine della Diana dell´anno successivo. Ma una rivista come "La Diana" non si può spiegare, la si deve tenere in mano, sfogliarla, annusare il profumo della carta, ascoltare il fruscio delle pagine, su ognuna delle quali è impressa un po´ di storia, e poi leggerla, amarla e, custodendola gelosamente, collezionarla.