Il teschio e la penna - Intervista a Linda Bertasi
05-12-2013 20:49 - IL TESCHIO E LA PENNA

Ivrea (To) di Stefania Bernardo. Cari amici, stasera è ospite della rubrica Linda Bertasi. Autrice carismatica e piena di talento. All´attivo ha tre romanzi, l´ultimo il "Profumo del Sud" edito dalla Butterfly Edizioni, ha avuto un ottimo successo. Ambientato durante la guerra civile americana, il romanzo è una delicata e avvincente storia d´amore.
Biografia:
Linda Bertasi nasce il 26 ottobre del 1978.
Sviluppa, sin dall´infanzia, un´innata predilezione per le materie umanistiche. Si diploma all´Istituto Tecnico Industriale ´ N.Copernico´ nel 1997 in indirizzo informatico, ma la passione per la letteratura è insita il lei e destinata a non estinguersi.
Appassionata di storia e letteratura, annovera tra i suoi autori preferiti geni indiscussi come Willian Shakespeare e Jane Austen.
Partecipa a diversi concorsi letterari, scrive sporadicamente per riviste online e portali telematici dedicati alla poesia ed alla letteratura.
Proprio in uno di questi, una delle sue poesie viene scelta e utilizzata in una rappresentazione teatrale da un noto coreografo.
Nel Gennaio 2010 realizza il sogno nel cassetto, pubblicando la sua opera prima ´ Destino di un amore´, cui fa seguito l´anno seguente il suo secondo lavoro ´Il rifugio´ con il quale vince il secondo premio al XXIII premio letterario ´Valle Senio´.
Dal Novembre 2012 cura personalmente la rubrica ´Il romanzo classico´ della rivista on-line ´Io come Autore´.
Dal febbraio 2013 gestisce il blog Linda Bertasi Blog dove effettua servizio gratuito di interviste ai giovani emergenti.
Nel maggio 2013 pubblica il suo terzo romanzo "Il profumo del sud".
Sposata e con una figlia, attualmente vive nella provincia di Ferrara, dove lavora come imprenditrice di una piccola realtà
Quando hai iniziato a scrivere?
Non ricordo di quando non scrivevo. Da piccola tenevo amicizie per corrispondenza, poi fu la volta dei diari segreti, delle poesie, dei racconti e infine approdai al romanzo vero e proprio. Avevo quindici anni quando scrissi il mio primo abbozzo di romanzo dal titolo "La collina incantata", lo custodisco ancora gelosamente.
È difficile conciliare la scrittura con la famiglia?
Per ora me la cavo. Riesco a ritagliarmi un paio d´ore nel primo pomeriggio, quando Arianna dorme, e qualche ora la sera prima di andare a dormire.
Parlaci dei tuoi primi due romanzi "Il rifugio" e "Destino di un amore"?
"Destino di un amore" è il mio romanzo d´esordio. E´ una storia d´amore contemporanea. Philippe e Francesca sono due adolescenti quando si innamorano nella romantica cornice di Parigi, di fronte a loro un futuro imbastito di sogni e speranze, ma la vita, si sa, può riservare amare sorprese. E´ la storia di due famiglie legate dal vincolo del sangue, dove si avvicendano tradimenti, errori e, inevitabilmente, l´espiazione.
"Il rifugio" ha vinto il secondo premio al Premio Letterario ´Valle Senio 2012´ ed è un paranormal-romance. E´ la storia di Anna che, durante una vacanza nell´Hampstead, nella lussuosa dimora settecentesca del padre, scopre un diario addormentato in una soffitta e, da lì, si ritroverà testimone e protagonista di un viaggio ai limiti del paranormale. Nel libro affronto temi come la reincarnazione, i viaggi astrai e le dimensioni temporali.
Perché hai deciso di ambientare il tuo terzo romanzo durante la guerra civile americana?
Sono un´appassionata di storia da sempre, ciò che più mi affascina è studiare di tempi lontani dal nostro, immergermi in epoche passate, scoprirne usi e costumi. La guerra civile americana mi ha sempre affascinata ed è un sogno che custodivo da tempo quello di utilizzarne l´ambientazione in un mio romanzo.
Il rapporto con i tuoi personaggi. Quali sono quelli a cui tu sei più affezionato? Quello che ti piace di meno?
I miei personaggi mi sorprendono ogni volta e, costantemente, seguono la loro volontà scrivendo la storia al mio posto. Il personaggio femminile a cui sono più affezionata e senza dubbio Francesca di "Destino di un amore", è la mia prima eroina e, come un amore, il primo libro non si scorda mai. Il personaggio maschile, ovviamente, è Justin Henderson de "Il profumo del sud", lo sognavo persino la notte. Quanto a quelli che meno mi piacciono credo proprio non ce ne siano, nei miei libri non esiste un personaggio esclusivamente negativo. Ognuno, anche il più odioso, riesce a riscattarsi in un certo qual modo e a rivelare la natura del suo essere. Ma se devo citare un nome, cito Cordelia Von Groner de "Il rifugio".
L´ispirazione: hai voglia di raccontare come nasce il processo creativo che avviene prima della nascita di una tua opera?
L´ispirazione viene nei momenti più impensati: per il primo libro fu il mio viaggio di nozze a Parigi, per il secondo fu una canzone di Tiziano Ferro e per il terzo fu un film "Emma" tratto dal capolavoro di Jane Austen. Nella mia mente ci sono solo alcuni personaggi e l´idea di ambientazione e storia, ma poi tutto muta inspiegabilmente e mi ritrovo a scrivere un romanzo completamente diverso da quello che mi ero figurata nella testa.
La musica. Per te è fonte di ispirazione?
Non sempre, lo è stata per il mio secondo romanzo. Per gli altri, in particolar modo il terzo e l´ultimo, che ancora sto scrivendo, rappresenta più che altro un arricchimento. Ricordo che per "Il profumo del sud" ascoltai a ripetizione una canzone di Annalisa Scarrone "Quando tutto cambia" e scrivevo a ruota. Per il romanzo in fase di stesura, invece, ascolto spesso la canzone di Alessandra Amoroso "Fuoco d´artificio´, una strofa in particolare mi ispira e non me ne spiego il motivo perché con il libro ha poco o niente in comune.
Editoria tradizionale: la tua esperienza.
Sono affezionata alle case editrici, ho iniziato con loro e penso non le abbandonerò. L´ultima casa editrice ´Butterfly Edizioni´ è stata una piacevole scoperta. Siamo come una grande famiglia. Ci tengo a vedere sulla copertina il nome di una casa editrice accanto al mio nome, a mio parere ti dà quel qualcosa in più.
Self- publishing? La tua opinione?
Il primo libro che ho letto, autopubblicato, è proprio il tuo "La stella di Giada" che ho adorato, mi sono innamorata perdutamente di questo libro e dei suoi personaggi e attendo il seguito con impazienza. Pur essendo favorevole alle case editrici tradizionali, devo ammettere che il tuo libro non ha nulla da invidiare alle grandi ce, ma sono dell´idea che il lavoro di pubblicizzazione sia molto duro per un autore ´solo´ e , sempre a mio parere, trovo sia un compito che dovrebbe spettare alla casa editrice. Dopotutto, siamo autori.
La crisi dell´editoria italiana? Quali sono per te le cause?
La crisi che sta affrontando il nostro Paese è globale e interessa ogni settore. A maggior ragione, credo che un libro, inteso spesso come intrattenimento, sia uno dei settori che inevitabilmente ne risente. Ci sono però altri fattori, come il prezzo esageratamente alto, il problema degli e-book che, se da una parte agevolano questo fatto, dall´altro rovinano il mercato sfociando nella pirateria. E, ovviamente, ci sono anche i prodotti della grandi e rinomate ce che, molto spesso, lasciano a desiderare e risultano solo il frutto di un perfetto marketing.
I tuoi scrittori e il tuo genere preferito.
Sono cresciuta con Jane Austen, Shakespeare e Tolstoj. Il genere preferito è senza dubbio il romanzo storico, da cui non mi separerei mai.
Ami la storia, e sei molto affezionata al periodo Tudor inglese e in particolar modo ad Anna Bolena, come mai questa tua passione?
Non so darti una risposta. Ricordo ancora che il primo libro di Anna Bolena lo lessi in biblioteca e mi appassionò talmente tanto che la sognai, me ne innamorai, la sera pregavo persino per lei da ragazzina. Da allora mi sono documentata con biografie e romanzi sull´argomento e, il giorno che ho coronato il mio più grande sogno e sono andata a Londra, ho pianto. Mi ricordo ancora, ferma davanti alla Torre di Londra, sciogliermi in lacrime e percorrere i giardini di Hampton Court come in trance. Se davvero esiste una reincarnazione, devo essere stata Anna o qualcuno di molto prossimo a lei, non so spiegare altrimenti questo attaccamento.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Attualmente stai scrivendo un nuovo romanzo?
Di progetti ne ho tanti, in particolare uno che non vedo l´ora di intraprendere, ma è top-secret per il momento. Il libro al quale sto lavorando, invece, è il mio primo fantasy, non ne ho mai scritti, ma questo libro mi è stato donato in sogno. Non credevo a questa storia degli autori ispirati da un sogno, ma devo ricredermi. Naturalmente, per chi mi conosce, non sarà solo fantasy, ha richiesto molti mesi di ricerca e documentazione. E mi sta appassionando tantissimo.
Biografia:
Linda Bertasi nasce il 26 ottobre del 1978.
Sviluppa, sin dall´infanzia, un´innata predilezione per le materie umanistiche. Si diploma all´Istituto Tecnico Industriale ´ N.Copernico´ nel 1997 in indirizzo informatico, ma la passione per la letteratura è insita il lei e destinata a non estinguersi.
Appassionata di storia e letteratura, annovera tra i suoi autori preferiti geni indiscussi come Willian Shakespeare e Jane Austen.
Partecipa a diversi concorsi letterari, scrive sporadicamente per riviste online e portali telematici dedicati alla poesia ed alla letteratura.
Proprio in uno di questi, una delle sue poesie viene scelta e utilizzata in una rappresentazione teatrale da un noto coreografo.
Nel Gennaio 2010 realizza il sogno nel cassetto, pubblicando la sua opera prima ´ Destino di un amore´, cui fa seguito l´anno seguente il suo secondo lavoro ´Il rifugio´ con il quale vince il secondo premio al XXIII premio letterario ´Valle Senio´.
Dal Novembre 2012 cura personalmente la rubrica ´Il romanzo classico´ della rivista on-line ´Io come Autore´.
Dal febbraio 2013 gestisce il blog Linda Bertasi Blog dove effettua servizio gratuito di interviste ai giovani emergenti.
Nel maggio 2013 pubblica il suo terzo romanzo "Il profumo del sud".
Sposata e con una figlia, attualmente vive nella provincia di Ferrara, dove lavora come imprenditrice di una piccola realtà
Quando hai iniziato a scrivere?
Non ricordo di quando non scrivevo. Da piccola tenevo amicizie per corrispondenza, poi fu la volta dei diari segreti, delle poesie, dei racconti e infine approdai al romanzo vero e proprio. Avevo quindici anni quando scrissi il mio primo abbozzo di romanzo dal titolo "La collina incantata", lo custodisco ancora gelosamente.
È difficile conciliare la scrittura con la famiglia?
Per ora me la cavo. Riesco a ritagliarmi un paio d´ore nel primo pomeriggio, quando Arianna dorme, e qualche ora la sera prima di andare a dormire.
Parlaci dei tuoi primi due romanzi "Il rifugio" e "Destino di un amore"?
"Destino di un amore" è il mio romanzo d´esordio. E´ una storia d´amore contemporanea. Philippe e Francesca sono due adolescenti quando si innamorano nella romantica cornice di Parigi, di fronte a loro un futuro imbastito di sogni e speranze, ma la vita, si sa, può riservare amare sorprese. E´ la storia di due famiglie legate dal vincolo del sangue, dove si avvicendano tradimenti, errori e, inevitabilmente, l´espiazione.
"Il rifugio" ha vinto il secondo premio al Premio Letterario ´Valle Senio 2012´ ed è un paranormal-romance. E´ la storia di Anna che, durante una vacanza nell´Hampstead, nella lussuosa dimora settecentesca del padre, scopre un diario addormentato in una soffitta e, da lì, si ritroverà testimone e protagonista di un viaggio ai limiti del paranormale. Nel libro affronto temi come la reincarnazione, i viaggi astrai e le dimensioni temporali.
Perché hai deciso di ambientare il tuo terzo romanzo durante la guerra civile americana?
Sono un´appassionata di storia da sempre, ciò che più mi affascina è studiare di tempi lontani dal nostro, immergermi in epoche passate, scoprirne usi e costumi. La guerra civile americana mi ha sempre affascinata ed è un sogno che custodivo da tempo quello di utilizzarne l´ambientazione in un mio romanzo.
Il rapporto con i tuoi personaggi. Quali sono quelli a cui tu sei più affezionato? Quello che ti piace di meno?
I miei personaggi mi sorprendono ogni volta e, costantemente, seguono la loro volontà scrivendo la storia al mio posto. Il personaggio femminile a cui sono più affezionata e senza dubbio Francesca di "Destino di un amore", è la mia prima eroina e, come un amore, il primo libro non si scorda mai. Il personaggio maschile, ovviamente, è Justin Henderson de "Il profumo del sud", lo sognavo persino la notte. Quanto a quelli che meno mi piacciono credo proprio non ce ne siano, nei miei libri non esiste un personaggio esclusivamente negativo. Ognuno, anche il più odioso, riesce a riscattarsi in un certo qual modo e a rivelare la natura del suo essere. Ma se devo citare un nome, cito Cordelia Von Groner de "Il rifugio".
L´ispirazione: hai voglia di raccontare come nasce il processo creativo che avviene prima della nascita di una tua opera?
L´ispirazione viene nei momenti più impensati: per il primo libro fu il mio viaggio di nozze a Parigi, per il secondo fu una canzone di Tiziano Ferro e per il terzo fu un film "Emma" tratto dal capolavoro di Jane Austen. Nella mia mente ci sono solo alcuni personaggi e l´idea di ambientazione e storia, ma poi tutto muta inspiegabilmente e mi ritrovo a scrivere un romanzo completamente diverso da quello che mi ero figurata nella testa.
La musica. Per te è fonte di ispirazione?
Non sempre, lo è stata per il mio secondo romanzo. Per gli altri, in particolar modo il terzo e l´ultimo, che ancora sto scrivendo, rappresenta più che altro un arricchimento. Ricordo che per "Il profumo del sud" ascoltai a ripetizione una canzone di Annalisa Scarrone "Quando tutto cambia" e scrivevo a ruota. Per il romanzo in fase di stesura, invece, ascolto spesso la canzone di Alessandra Amoroso "Fuoco d´artificio´, una strofa in particolare mi ispira e non me ne spiego il motivo perché con il libro ha poco o niente in comune.
Editoria tradizionale: la tua esperienza.
Sono affezionata alle case editrici, ho iniziato con loro e penso non le abbandonerò. L´ultima casa editrice ´Butterfly Edizioni´ è stata una piacevole scoperta. Siamo come una grande famiglia. Ci tengo a vedere sulla copertina il nome di una casa editrice accanto al mio nome, a mio parere ti dà quel qualcosa in più.
Self- publishing? La tua opinione?
Il primo libro che ho letto, autopubblicato, è proprio il tuo "La stella di Giada" che ho adorato, mi sono innamorata perdutamente di questo libro e dei suoi personaggi e attendo il seguito con impazienza. Pur essendo favorevole alle case editrici tradizionali, devo ammettere che il tuo libro non ha nulla da invidiare alle grandi ce, ma sono dell´idea che il lavoro di pubblicizzazione sia molto duro per un autore ´solo´ e , sempre a mio parere, trovo sia un compito che dovrebbe spettare alla casa editrice. Dopotutto, siamo autori.
La crisi dell´editoria italiana? Quali sono per te le cause?
La crisi che sta affrontando il nostro Paese è globale e interessa ogni settore. A maggior ragione, credo che un libro, inteso spesso come intrattenimento, sia uno dei settori che inevitabilmente ne risente. Ci sono però altri fattori, come il prezzo esageratamente alto, il problema degli e-book che, se da una parte agevolano questo fatto, dall´altro rovinano il mercato sfociando nella pirateria. E, ovviamente, ci sono anche i prodotti della grandi e rinomate ce che, molto spesso, lasciano a desiderare e risultano solo il frutto di un perfetto marketing.
I tuoi scrittori e il tuo genere preferito.
Sono cresciuta con Jane Austen, Shakespeare e Tolstoj. Il genere preferito è senza dubbio il romanzo storico, da cui non mi separerei mai.
Ami la storia, e sei molto affezionata al periodo Tudor inglese e in particolar modo ad Anna Bolena, come mai questa tua passione?
Non so darti una risposta. Ricordo ancora che il primo libro di Anna Bolena lo lessi in biblioteca e mi appassionò talmente tanto che la sognai, me ne innamorai, la sera pregavo persino per lei da ragazzina. Da allora mi sono documentata con biografie e romanzi sull´argomento e, il giorno che ho coronato il mio più grande sogno e sono andata a Londra, ho pianto. Mi ricordo ancora, ferma davanti alla Torre di Londra, sciogliermi in lacrime e percorrere i giardini di Hampton Court come in trance. Se davvero esiste una reincarnazione, devo essere stata Anna o qualcuno di molto prossimo a lei, non so spiegare altrimenti questo attaccamento.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Attualmente stai scrivendo un nuovo romanzo?
Di progetti ne ho tanti, in particolare uno che non vedo l´ora di intraprendere, ma è top-secret per il momento. Il libro al quale sto lavorando, invece, è il mio primo fantasy, non ne ho mai scritti, ma questo libro mi è stato donato in sogno. Non credevo a questa storia degli autori ispirati da un sogno, ma devo ricredermi. Naturalmente, per chi mi conosce, non sarà solo fantasy, ha richiesto molti mesi di ricerca e documentazione. E mi sta appassionando tantissimo.
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