Il teschio e la penna - Intervista a Vanessa Vescera e Fabiana Adreozzi
23-01-2014 15:51 - IL TESCHIO E LA PENNA

Ivrea (To), di Stefania Bernardo.Cari amici oggi sono ospiti della rubrica "Il teschio e la penna" Vanessa Vescera e Fabiana Adreozzi, due giovani autrici frizzanti e piene di idee, che da alcuni hanno collaborano insieme, nonostante la distanza, scrivendo romanzi a quattro mani. Un´amicizia nata per caso tra le pagine di un blog che si è rivelata un´avventura carica di sorprese e di progetti.
Come è nata la vostra collaborazione?
Vanessa: La nostra collaborazione è nata... a dire il vero non ricordo il periodo esatto ma so per certo che ho inviato un racconto al sito dell´Oniric´s production, una storia a puntate intrecciata in un ambito famigliare pieno di problemi. Fabiana se ne innamorò e per caso ci siamo trovate a parlare in piena notte dei nostri libri preferiti fino a decidere di scrivere insieme. Abbiamo passato un´intera estate sveglie fino alle sei di mattina a scrivere senza sosta. La stanchezza era tanta ma la voglia di scoprire cosa sarebbe accaduto ai nostri personaggi era immensa. Tempi bellissimi, davvero indimenticabili. (Ricordi Fa com´eravamo giovani!)
Fabiana: La nostra collaborazione si perde nella notte dei tempi, non mi ricordo nemmeno più che anno era. Mi sembra di conoscere Vanessa da tutta una vita. Diciamo che è apparsa sul mio sito Oniric´s production, dedicato al videogioco the sims, con una sua storia "Vincoli" intricatissima. Appena lette poche pagine mi sono appassionata e le ho chiesto di ospitarla sul sito con la sua storia. Poi abbiamo iniziato a parlare, a conoscerci e da lì abbiamo scoperto di avere troppe passioni in comune e per gioco e nostro diletto abbiamo scritto i nostri primi due libri Urban fantasy/fantasy che momentaneamente sono ancora inediti. È stata una sintonia incredibile da subito e da lì in poi abbiamo continuato a scrivere insieme.
Raccontateci le fasi della stesura di un vostro romanzo.
Vanessa: Di solito è la pazzia a darci manforte. Un sogno, un´immagine, una canzone e ci ritroviamo a parlare di personaggi senza neanche accorgercene. Da lì il passo è breve, scaletta e subito stesura. A volte ci dividiamo i personaggi, a volte i capitoli altre ancora senza divisioni. Una pagina, dieci righe, anche una a testa se occorre e la scrittura, le parole si intrecciano tra loro in maniera armoniosa che neanche noi sappiamo chi ha scritto cosa. Io la definisco magia, è bello creare qualcosa dove non si capisce dove inizia l´una e dove finisce l´altra. Poi sappiamo dare il meglio o il peggio, devo ancora capirlo, quando iniziamo a scrivere senza alcuna scaletta come in Alma - corazòn de jade, leggibile gratuitamente sul nostro blog: la bottega dei libri incantati.
Fabiana: di solito ci viene in mente un´idea, un tema che ci tocca da vicino o che ci appassiona particolarmente. Da lì prendono vita i protagonisti. Buttiamo giù una rapida e sintetica scaletta dei vari capitoli. Dopodiché scegliamo come vogliamo scrivere il romanzo, ossia dividendoci i personaggi oppure, come in amore nel sangue e nel richiamo della luna dove li abbiamo scritti tutti. Non abbiamo regole precise, dipende da come ci sentiamo vicine al personaggio. Se piacciono troppo a entrambe allora non si dividono. Poi iniziamo a scrivere e facciamo la conta per decidere chi inizia... anche se la maggior parte delle volte costringo Vanessa.
I personaggi a cui siete più affezionate?
Vanessa: Che brutta domanda. Io li amo tutti, dal primo all´ultimo. In ognuno di loro c´è qualcosa di Vanessa, il bello e il cattivo tempo, qualche difetto, qualche gusto, qualche pregio e qualche follia. Sono tutti un po´ me e un po´ Fabiana. Nelle loro difficoltà, differenze hanno caratterizzato un momento della nostra vita e della nostra amicizia e nessuno vale più dell´altro. Dobbiamo dire grazie a loro se ancora oggi siamo amiche, dividiamo passioni e speranze e se in futuro continueremo ancora a scrivere insieme. In fondo sono così tanti i progetti che abbiamo bisogno almeno di altre sette vite insieme. E io spero vada così, nonostante tutte le difficoltà tra tempo e distanza.
Fabiana: difficile scelta. Sono letteralmente innamorata di tutti i personaggi maschili che nei libri ancora inediti sono affidati alle mani di Vanessa. Vi lascio immaginare di che bei maschietti non propriamente umani stiamo parlando.
Poi beh mi piacciono Sara e Dennis e tutti i loro amici del libro pubblicato D&S Non voglio perderti. Sono quelli che sento più veri e più vicini.
Pregi e difetti di scrivere a quattro mani?
Vanessa: Difetti? Nessuno direi, siamo affiatate, non ci siamo mai cavate occhi con penne, lanciate tomi da quattrocento pagine addosso, almeno fino ad adesso, anche se qualche volta io la mordo ma è un segno d´affetto (Fabiana proviamo a giocare a colpisci la collaboratrice con le freccette? :-) A parte gli scherzi, nessun difetto. I pregi invece sono molteplici. Al giorno d´oggi si dimentica di condividere le gioie e le fatiche con qualcuno, ci si sente soli o troppo importanti per unire le forze, si ha paura di essere prevaricati. Invece posso assicurare che il progetto finale è una meraviglia, non solo perché ci si diverte scrivendo in compagnia, si versano lacrime nei momenti più toccanti ma anche perché ci si confronta e ci si diverte in maniera indescrivibile. Dovreste vederci quando correggiamo insieme. A qualsiasi ora di notte iniziamo a ridere in maniera devastante sino ad avere i crampi allo stomaco. Io di solito mi lancio anche in pose plastiche per capire se una descrizione di un combattimento, o una galoppata con un elfo misterioso rispecchia la realtà. Per finire è un´esperienza che consiglio a tutti, si imparano un sacco di cose oltre a condividere un mondo immenso fatto di fantasia.
Fabiana: per quanto mi riguarda riesco a rintracciare solo i pregi dello scrivere insieme. Tutti i romanzi che ho scritto da sola sono ancora sigillati nel cassetto e continuo a dissezionarli e non sono mai soddisfatta. Quando scrivo con Vanessa è completamente diverso. C´è un´altra persona di cui mi fido ciecamente che mi sprona, con cui si supera l´impasse del blocco dello scrittore o di quei buchi nella trama. Sono due cervelli che ragionano su una storia e di solito dove non arriva l´una c´è l´altra. Scrivo anche se sono morta e moribonda perché so che dall´altra parte c´è Vanessa che aspetta il capitolo per continuare. C´è la sorpresa incontenibile di leggere il pezzo dell´altra perché anche se sai quello che dovrà succedere non sai mai quale flusso di pensieri o quali scambi di battute ci saranno. Poi quando tocca correggere sai che hai una spalla su cui contare per smazzarti il lavoro più noioso. Ci vuole solo tanta umiltà per ascoltare l´opinione dell´altro e rendersi conto che non sempre la propria idea può essere quella più valida.
Quali temi affrontate nei vostri libri?
Vanessa: Affrontiamo l´amore in tutte le sue forme e sfumature. Non importa il genere, può essere fantasy, urban-fantasy, un comico sulle righe ma nell´intreccio al vertice vi è l´amore. A volte il tema è più impegnato come può essere "Amore nel Sangue" dove parliamo di mafia oppure un "D&S Non voglio perderti" dove mettiamo in risalto i problemi adolescenziali, famigliari e le difficoltà che ci impone la società moderna di oggi. Bisogna dire che anche quando l´amore diventa scanzonato come in "Vuoi Sposarmi? No grazie!" Cerchiamo sempre di dare una morale, di mettere in risalto i motivi che ci portano a desiderare qualcosa quando in fondo abbiamo tutto e non sappiamo apprezzarlo. Per finire, se no scrivo un romanzo, parliamo di amore e problematiche varie, non escludiamo nulla.
Fabiana: i nostri libri sono in primis romanzi d´amore, non ci vergogniamo ad ammetterlo nonostante in Italia siano ancora malvisti. Eppure anche un romanzo dedicato ai sentimenti può essere profondo e intenso. Abbiamo spaziato in più generi, il primo che parla degli adolescenti è sicuramente il più impegnato, abbiamo trattato tutto quello che ruota in quegli anni difficili della crescita: problemi con la famiglia, con la scuola, il gruppo di amici, il primo amore, la non accettazione, il sentirsi diversi...
Ma anche nei romanzi più spassosi e leggeri non ci siamo risparmiate e abbiamo sottolineato l´importanza dei legami familiari, il saper apprezzare quello che si ha e non desiderare l´impossibile.
Tanto altro ancora, non svelo tutto così potete divertirvi a leggere e a scovarli da soli
Progetti futuri?
Vanessa: Aiuto! Progetti futuri, troppi, troppi e ancora troppi. Come già detto ci vogliono sette vite insieme per finire tutto (sperando che Fabiana abbia voglia di farsene altre sei in mia compagnia) Sono tanti i progetti che abbiamo in serbo, il tempo è tiranno ma con pazienza giungeremo alla fine, si spera. Abbiamo intenzione di chiedere 4 mesi di ferie e trasferirci in un bunker per completare tutto (costringerò Fabiana a bere il caffè che odia per farla stare in piedi). A parte gli scherzi, presto giungeranno altre notizie all´orizzonte, occhi aperti.
Fabiana: i progetti futuri sono molteplici, dovete solo avere la pazienza di aspettare il tempo tecnico della correzione e dell´attesa di pubblicazioni. Abbiamo così tanti manoscritti per le mani che non vi dimenticherete presto di noi. Purtroppo abbiamo pure una mente troppo prolifica per cui per ogni cosa che si chiude almeno tre se ne aprono, quindi vi tormenteremo ancora a lungo. A breve uscirà una fiaba sulle nostre amate sirene e forse uno dei nostri due inediti. Ci tocca assumere un correttore così siamo sicure di riuscire a mantenere gli impegni e i ritmi.
Quali sono gli autori che amate leggere?
Vanessa: Leggo di tutto, non ho degli autori particolari. Sicuramente posso citare la Kinsella nel genere comico, la Rowling con la sua favolosa saga di "Harry Potter", Cecilia Dart Thorton. Poi nel cuore porto tanti autori emergenti/esordienti che stanno prendendo possesso della mia casa. Sono ancora legata al cartaceo e ho libri imbucati nell´armadio (tra l´altro sono una marea quelli che devo leggere presumo che prenderò altri quattro mesi di ferie solo per la lettura).
Fabiana: leggo praticamente di tutto e nell´ultimo periodo tenendo un blog insieme a Vany sto leggendo molto gli autori esordienti ed emergenti italiani. Scegliere quelli che amo è difficile perché in ognuno trovo sempre qualcosa che mi affascina e mi incanta.
Quelli che però finora non mi hanno mai deluso e sono nel mio cuore sono:
Amabile Giusti, che ho scoperto non essere solo la migliore scrittrice italiana di Urban fantasy ma praticamente capace di trattare in maniera mirabile qualsiasi genere!
Rowling con la sua fantasia incredibile mi ha tenuta inchiodata per 7 libri
Sophie Kinsella, l´unica che sa farmi sorridere senza essere demenziale
Editoria: quale sono state le vostre esperienze?
Vanessa: Non è andata così male. Diciamo che all´inizio ci siamo trovate disperse in un mare che non conoscevamo assolutamente, ma insieme siamo riuscite a non cadere in brutte esperienze. Siamo sempre state fortunate finora, abbiamo trovato editori onesti e che hanno adempito ai loro obblighi contrattuali.
Fabiana: tra qualche alto e basso iniziale, c´è da dire che rispetto ad altri autori siamo state di gran lunga fortunate perché non abbiamo mai versato un centesimo per la pubblicazione. Non abbiamo dovuto neanche aspettare lunghi mesi per ottenere una risposta positiva. Eppure, lungo il percorso, di gente poco corretta ne abbiamo incontrata parecchia, abbiamo avuto la fortuna di essere in due e di ragionare insieme ogni volta su ogni offerta. Speriamo di essere altrettanto fortunate per le opere ancora inedite.
Self-publishing: cosa ne pensate? Vi sembra una valida alternativa per pubblicare?
Vanessa: Sì, perché no? Sicuramente il lavoro deve essere curato. Non si può lavorare da soli su un testo, più occhi servono a rendere il lavoro qualitativamente migliore. Se si scrive e si butta tutto nella rete si perde di credibilità. Non si può pensare di mettere in commercio un testo pieno di refusi o illogico. Noi stesse stiamo pensando di uscire con una raccolta di fiabe su Amazon e vedere come funziona il mondo dell´auto-pubblicazione. Credo sarà una bella esperienza e speriamo che ci saranno nuovi lettori a leggere le nostre storie.
Fabiana: io sono a favore del self publishing. Compro molti ebook di autori sconosciuti con dei prezzi veramente abbordabili. Li compro anche in lingua e molto spesso trovo prodotti di qualità così come quelli pubblicati da un editore. Il rovescio della medaglia è che ormai è così semplice pubblicare da soli che molti si improvvisano autori e quindi spesso si leggono libri veramente illeggibili. Eppure basterebbe molto poco per ottenere un lavoro accettabile, quantomeno una correzione di bozza e un po´ di editing. Anche noi presto ci lanceremo su Amazon per provare questa nuova emozionante avventura.
Quali sono, secondo voi, gli errori commessi dalle grandi case editrici?
Vanessa: Le grandi case editrici fanno i conti con i numeri. Il mercato si basa sulla vendita, un nome conosciuto venderà sempre più di uno sconosciuto. Non investono nell´ignoto ma in fondo parliamo di marketing, di vendita e alla fine del mese si fanno i conti con le copie vendute. In un ambiente come quello di oggi, dove la crisi sta piegando l´editoria sono ancor più spinti a non credere in nuovi nomi, è normale. Come si dice? Ognuno tira l´acqua al suo mulino.
Fabiana: le grandi case editrici devono sopravvivere alle leggi di mercato, all´attuale crisi economica, all´avvento dell´ebook quindi sono tendenzialmente rivolte solo a quello che viene pubblicato all´estero e che ha già riscosso un ampio successo. Investono poco e niente sugli sconosciuti autori italiani, tant´è vero che pubblicare con una grande casa editrice è quasi come vincere alla lotteria. Non mi sento neanche di accusarli di un errore, alla fine è una vera e propria lotta per la sopravvivenza.
Secondo voi, perché in Italia si legge così poco?
Vanessa: Ahi che bella domanda. Penso che si legga poco perché la società stessa non ci aiuta, troppi stimoli esterni, troppe corse, non si è più abituati a prendersi del tempo, a sedersi a spegnere la tv. Si è persa un po´ la magia di restare un sabato sera su un divano a leggere qualsiasi testo. Ad altri penso che manchi la cultura del leggere, bisogna lavorare sui ragazzi sin da subito stimolandoli con libri illustrati fino a giungere a testi più complessi. Penso che il discorso sia troppo ampio e che per ognuno può esserci un fattore diverso che spinge alla non lettura. Bisogna capire che la fantasia non è uno schermo illuminato di immagini ma un libro: sfogli le pagine e ti mostra un mondo sfruttando l´uso delle parole per stimolare la mente a creare.
Fabiana: me lo sono chiesta spesso. Credo che siamo un popolo particolarmente socievole e dedito alle arti. Presto o tardi tutti sentono il bisogno di raccontarsi anche perché la scrittura è catartica. Non tutti hanno però l´umiltà di rendersi conto che prima di improvvisarsi scrittori bisogna anche leggere. La lettura stessa di buoni libri aiuta a migliorarsi nella stesura dei propri romanzi senza bisogno di documentarsi su manuali. Dal canto mio, sono una libro-compulsiva quindi compenso la statistica italiana dei pochi lettori.
Potete trovare tutte le informazioni sui romani pubblicati da Vanessa e Fabiana sul loro blog http://labottegadeilibriincantati.blogspot.it/
Come è nata la vostra collaborazione?
Vanessa: La nostra collaborazione è nata... a dire il vero non ricordo il periodo esatto ma so per certo che ho inviato un racconto al sito dell´Oniric´s production, una storia a puntate intrecciata in un ambito famigliare pieno di problemi. Fabiana se ne innamorò e per caso ci siamo trovate a parlare in piena notte dei nostri libri preferiti fino a decidere di scrivere insieme. Abbiamo passato un´intera estate sveglie fino alle sei di mattina a scrivere senza sosta. La stanchezza era tanta ma la voglia di scoprire cosa sarebbe accaduto ai nostri personaggi era immensa. Tempi bellissimi, davvero indimenticabili. (Ricordi Fa com´eravamo giovani!)
Fabiana: La nostra collaborazione si perde nella notte dei tempi, non mi ricordo nemmeno più che anno era. Mi sembra di conoscere Vanessa da tutta una vita. Diciamo che è apparsa sul mio sito Oniric´s production, dedicato al videogioco the sims, con una sua storia "Vincoli" intricatissima. Appena lette poche pagine mi sono appassionata e le ho chiesto di ospitarla sul sito con la sua storia. Poi abbiamo iniziato a parlare, a conoscerci e da lì abbiamo scoperto di avere troppe passioni in comune e per gioco e nostro diletto abbiamo scritto i nostri primi due libri Urban fantasy/fantasy che momentaneamente sono ancora inediti. È stata una sintonia incredibile da subito e da lì in poi abbiamo continuato a scrivere insieme.
Raccontateci le fasi della stesura di un vostro romanzo.
Vanessa: Di solito è la pazzia a darci manforte. Un sogno, un´immagine, una canzone e ci ritroviamo a parlare di personaggi senza neanche accorgercene. Da lì il passo è breve, scaletta e subito stesura. A volte ci dividiamo i personaggi, a volte i capitoli altre ancora senza divisioni. Una pagina, dieci righe, anche una a testa se occorre e la scrittura, le parole si intrecciano tra loro in maniera armoniosa che neanche noi sappiamo chi ha scritto cosa. Io la definisco magia, è bello creare qualcosa dove non si capisce dove inizia l´una e dove finisce l´altra. Poi sappiamo dare il meglio o il peggio, devo ancora capirlo, quando iniziamo a scrivere senza alcuna scaletta come in Alma - corazòn de jade, leggibile gratuitamente sul nostro blog: la bottega dei libri incantati.
Fabiana: di solito ci viene in mente un´idea, un tema che ci tocca da vicino o che ci appassiona particolarmente. Da lì prendono vita i protagonisti. Buttiamo giù una rapida e sintetica scaletta dei vari capitoli. Dopodiché scegliamo come vogliamo scrivere il romanzo, ossia dividendoci i personaggi oppure, come in amore nel sangue e nel richiamo della luna dove li abbiamo scritti tutti. Non abbiamo regole precise, dipende da come ci sentiamo vicine al personaggio. Se piacciono troppo a entrambe allora non si dividono. Poi iniziamo a scrivere e facciamo la conta per decidere chi inizia... anche se la maggior parte delle volte costringo Vanessa.
I personaggi a cui siete più affezionate?
Vanessa: Che brutta domanda. Io li amo tutti, dal primo all´ultimo. In ognuno di loro c´è qualcosa di Vanessa, il bello e il cattivo tempo, qualche difetto, qualche gusto, qualche pregio e qualche follia. Sono tutti un po´ me e un po´ Fabiana. Nelle loro difficoltà, differenze hanno caratterizzato un momento della nostra vita e della nostra amicizia e nessuno vale più dell´altro. Dobbiamo dire grazie a loro se ancora oggi siamo amiche, dividiamo passioni e speranze e se in futuro continueremo ancora a scrivere insieme. In fondo sono così tanti i progetti che abbiamo bisogno almeno di altre sette vite insieme. E io spero vada così, nonostante tutte le difficoltà tra tempo e distanza.
Fabiana: difficile scelta. Sono letteralmente innamorata di tutti i personaggi maschili che nei libri ancora inediti sono affidati alle mani di Vanessa. Vi lascio immaginare di che bei maschietti non propriamente umani stiamo parlando.
Poi beh mi piacciono Sara e Dennis e tutti i loro amici del libro pubblicato D&S Non voglio perderti. Sono quelli che sento più veri e più vicini.
Pregi e difetti di scrivere a quattro mani?
Vanessa: Difetti? Nessuno direi, siamo affiatate, non ci siamo mai cavate occhi con penne, lanciate tomi da quattrocento pagine addosso, almeno fino ad adesso, anche se qualche volta io la mordo ma è un segno d´affetto (Fabiana proviamo a giocare a colpisci la collaboratrice con le freccette? :-) A parte gli scherzi, nessun difetto. I pregi invece sono molteplici. Al giorno d´oggi si dimentica di condividere le gioie e le fatiche con qualcuno, ci si sente soli o troppo importanti per unire le forze, si ha paura di essere prevaricati. Invece posso assicurare che il progetto finale è una meraviglia, non solo perché ci si diverte scrivendo in compagnia, si versano lacrime nei momenti più toccanti ma anche perché ci si confronta e ci si diverte in maniera indescrivibile. Dovreste vederci quando correggiamo insieme. A qualsiasi ora di notte iniziamo a ridere in maniera devastante sino ad avere i crampi allo stomaco. Io di solito mi lancio anche in pose plastiche per capire se una descrizione di un combattimento, o una galoppata con un elfo misterioso rispecchia la realtà. Per finire è un´esperienza che consiglio a tutti, si imparano un sacco di cose oltre a condividere un mondo immenso fatto di fantasia.
Fabiana: per quanto mi riguarda riesco a rintracciare solo i pregi dello scrivere insieme. Tutti i romanzi che ho scritto da sola sono ancora sigillati nel cassetto e continuo a dissezionarli e non sono mai soddisfatta. Quando scrivo con Vanessa è completamente diverso. C´è un´altra persona di cui mi fido ciecamente che mi sprona, con cui si supera l´impasse del blocco dello scrittore o di quei buchi nella trama. Sono due cervelli che ragionano su una storia e di solito dove non arriva l´una c´è l´altra. Scrivo anche se sono morta e moribonda perché so che dall´altra parte c´è Vanessa che aspetta il capitolo per continuare. C´è la sorpresa incontenibile di leggere il pezzo dell´altra perché anche se sai quello che dovrà succedere non sai mai quale flusso di pensieri o quali scambi di battute ci saranno. Poi quando tocca correggere sai che hai una spalla su cui contare per smazzarti il lavoro più noioso. Ci vuole solo tanta umiltà per ascoltare l´opinione dell´altro e rendersi conto che non sempre la propria idea può essere quella più valida.
Quali temi affrontate nei vostri libri?
Vanessa: Affrontiamo l´amore in tutte le sue forme e sfumature. Non importa il genere, può essere fantasy, urban-fantasy, un comico sulle righe ma nell´intreccio al vertice vi è l´amore. A volte il tema è più impegnato come può essere "Amore nel Sangue" dove parliamo di mafia oppure un "D&S Non voglio perderti" dove mettiamo in risalto i problemi adolescenziali, famigliari e le difficoltà che ci impone la società moderna di oggi. Bisogna dire che anche quando l´amore diventa scanzonato come in "Vuoi Sposarmi? No grazie!" Cerchiamo sempre di dare una morale, di mettere in risalto i motivi che ci portano a desiderare qualcosa quando in fondo abbiamo tutto e non sappiamo apprezzarlo. Per finire, se no scrivo un romanzo, parliamo di amore e problematiche varie, non escludiamo nulla.
Fabiana: i nostri libri sono in primis romanzi d´amore, non ci vergogniamo ad ammetterlo nonostante in Italia siano ancora malvisti. Eppure anche un romanzo dedicato ai sentimenti può essere profondo e intenso. Abbiamo spaziato in più generi, il primo che parla degli adolescenti è sicuramente il più impegnato, abbiamo trattato tutto quello che ruota in quegli anni difficili della crescita: problemi con la famiglia, con la scuola, il gruppo di amici, il primo amore, la non accettazione, il sentirsi diversi...
Ma anche nei romanzi più spassosi e leggeri non ci siamo risparmiate e abbiamo sottolineato l´importanza dei legami familiari, il saper apprezzare quello che si ha e non desiderare l´impossibile.
Tanto altro ancora, non svelo tutto così potete divertirvi a leggere e a scovarli da soli
Progetti futuri?
Vanessa: Aiuto! Progetti futuri, troppi, troppi e ancora troppi. Come già detto ci vogliono sette vite insieme per finire tutto (sperando che Fabiana abbia voglia di farsene altre sei in mia compagnia) Sono tanti i progetti che abbiamo in serbo, il tempo è tiranno ma con pazienza giungeremo alla fine, si spera. Abbiamo intenzione di chiedere 4 mesi di ferie e trasferirci in un bunker per completare tutto (costringerò Fabiana a bere il caffè che odia per farla stare in piedi). A parte gli scherzi, presto giungeranno altre notizie all´orizzonte, occhi aperti.
Fabiana: i progetti futuri sono molteplici, dovete solo avere la pazienza di aspettare il tempo tecnico della correzione e dell´attesa di pubblicazioni. Abbiamo così tanti manoscritti per le mani che non vi dimenticherete presto di noi. Purtroppo abbiamo pure una mente troppo prolifica per cui per ogni cosa che si chiude almeno tre se ne aprono, quindi vi tormenteremo ancora a lungo. A breve uscirà una fiaba sulle nostre amate sirene e forse uno dei nostri due inediti. Ci tocca assumere un correttore così siamo sicure di riuscire a mantenere gli impegni e i ritmi.
Quali sono gli autori che amate leggere?
Vanessa: Leggo di tutto, non ho degli autori particolari. Sicuramente posso citare la Kinsella nel genere comico, la Rowling con la sua favolosa saga di "Harry Potter", Cecilia Dart Thorton. Poi nel cuore porto tanti autori emergenti/esordienti che stanno prendendo possesso della mia casa. Sono ancora legata al cartaceo e ho libri imbucati nell´armadio (tra l´altro sono una marea quelli che devo leggere presumo che prenderò altri quattro mesi di ferie solo per la lettura).
Fabiana: leggo praticamente di tutto e nell´ultimo periodo tenendo un blog insieme a Vany sto leggendo molto gli autori esordienti ed emergenti italiani. Scegliere quelli che amo è difficile perché in ognuno trovo sempre qualcosa che mi affascina e mi incanta.
Quelli che però finora non mi hanno mai deluso e sono nel mio cuore sono:
Amabile Giusti, che ho scoperto non essere solo la migliore scrittrice italiana di Urban fantasy ma praticamente capace di trattare in maniera mirabile qualsiasi genere!
Rowling con la sua fantasia incredibile mi ha tenuta inchiodata per 7 libri
Sophie Kinsella, l´unica che sa farmi sorridere senza essere demenziale
Editoria: quale sono state le vostre esperienze?
Vanessa: Non è andata così male. Diciamo che all´inizio ci siamo trovate disperse in un mare che non conoscevamo assolutamente, ma insieme siamo riuscite a non cadere in brutte esperienze. Siamo sempre state fortunate finora, abbiamo trovato editori onesti e che hanno adempito ai loro obblighi contrattuali.
Fabiana: tra qualche alto e basso iniziale, c´è da dire che rispetto ad altri autori siamo state di gran lunga fortunate perché non abbiamo mai versato un centesimo per la pubblicazione. Non abbiamo dovuto neanche aspettare lunghi mesi per ottenere una risposta positiva. Eppure, lungo il percorso, di gente poco corretta ne abbiamo incontrata parecchia, abbiamo avuto la fortuna di essere in due e di ragionare insieme ogni volta su ogni offerta. Speriamo di essere altrettanto fortunate per le opere ancora inedite.
Self-publishing: cosa ne pensate? Vi sembra una valida alternativa per pubblicare?
Vanessa: Sì, perché no? Sicuramente il lavoro deve essere curato. Non si può lavorare da soli su un testo, più occhi servono a rendere il lavoro qualitativamente migliore. Se si scrive e si butta tutto nella rete si perde di credibilità. Non si può pensare di mettere in commercio un testo pieno di refusi o illogico. Noi stesse stiamo pensando di uscire con una raccolta di fiabe su Amazon e vedere come funziona il mondo dell´auto-pubblicazione. Credo sarà una bella esperienza e speriamo che ci saranno nuovi lettori a leggere le nostre storie.
Fabiana: io sono a favore del self publishing. Compro molti ebook di autori sconosciuti con dei prezzi veramente abbordabili. Li compro anche in lingua e molto spesso trovo prodotti di qualità così come quelli pubblicati da un editore. Il rovescio della medaglia è che ormai è così semplice pubblicare da soli che molti si improvvisano autori e quindi spesso si leggono libri veramente illeggibili. Eppure basterebbe molto poco per ottenere un lavoro accettabile, quantomeno una correzione di bozza e un po´ di editing. Anche noi presto ci lanceremo su Amazon per provare questa nuova emozionante avventura.
Quali sono, secondo voi, gli errori commessi dalle grandi case editrici?
Vanessa: Le grandi case editrici fanno i conti con i numeri. Il mercato si basa sulla vendita, un nome conosciuto venderà sempre più di uno sconosciuto. Non investono nell´ignoto ma in fondo parliamo di marketing, di vendita e alla fine del mese si fanno i conti con le copie vendute. In un ambiente come quello di oggi, dove la crisi sta piegando l´editoria sono ancor più spinti a non credere in nuovi nomi, è normale. Come si dice? Ognuno tira l´acqua al suo mulino.
Fabiana: le grandi case editrici devono sopravvivere alle leggi di mercato, all´attuale crisi economica, all´avvento dell´ebook quindi sono tendenzialmente rivolte solo a quello che viene pubblicato all´estero e che ha già riscosso un ampio successo. Investono poco e niente sugli sconosciuti autori italiani, tant´è vero che pubblicare con una grande casa editrice è quasi come vincere alla lotteria. Non mi sento neanche di accusarli di un errore, alla fine è una vera e propria lotta per la sopravvivenza.
Secondo voi, perché in Italia si legge così poco?
Vanessa: Ahi che bella domanda. Penso che si legga poco perché la società stessa non ci aiuta, troppi stimoli esterni, troppe corse, non si è più abituati a prendersi del tempo, a sedersi a spegnere la tv. Si è persa un po´ la magia di restare un sabato sera su un divano a leggere qualsiasi testo. Ad altri penso che manchi la cultura del leggere, bisogna lavorare sui ragazzi sin da subito stimolandoli con libri illustrati fino a giungere a testi più complessi. Penso che il discorso sia troppo ampio e che per ognuno può esserci un fattore diverso che spinge alla non lettura. Bisogna capire che la fantasia non è uno schermo illuminato di immagini ma un libro: sfogli le pagine e ti mostra un mondo sfruttando l´uso delle parole per stimolare la mente a creare.
Fabiana: me lo sono chiesta spesso. Credo che siamo un popolo particolarmente socievole e dedito alle arti. Presto o tardi tutti sentono il bisogno di raccontarsi anche perché la scrittura è catartica. Non tutti hanno però l´umiltà di rendersi conto che prima di improvvisarsi scrittori bisogna anche leggere. La lettura stessa di buoni libri aiuta a migliorarsi nella stesura dei propri romanzi senza bisogno di documentarsi su manuali. Dal canto mio, sono una libro-compulsiva quindi compenso la statistica italiana dei pochi lettori.
Potete trovare tutte le informazioni sui romani pubblicati da Vanessa e Fabiana sul loro blog http://labottegadeilibriincantati.blogspot.it/
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