Ivrea saluta Cesare Verlucca, editore illuminato
16-06-2025 01:45 - CRONACA
Ivrea (TO), di Désirée Gabella. «Buon carnevale da quando l'hanno inventato fino a quando lo faranno finire». Così Cesare Verlucca, ai microfoni di Tele Ivrea Canavese, durante la puntata speciale in diretta di “Un caffé con...?” (link: https://www.youtube.com/live/2jPu3wJkxOA?si=kyoFzacqPrgbXALT), svoltasi in pieno carnevale 2025, aveva salutato gli Eporediesi, e non solo. Classe 1927, costantemente accompagnato dalla figlia Helena, anche quest'anno non aveva voluto rinunciare ad assistere al passaggio del corteo storico, in particolar modo della Vezzosa Mugnaia e del Cittadino Generale, che l'avevano omaggiato salutandolo di persona sul Lungo Dora.
«Io sono qui, con i miei 97 anni, e bisogna rendersi conto di cosa ha rappresentato questo secolo, perché a noi il Carnevale rimane dentro il cuore», aveva dichiarato alla nostra telecamera itinerante. Effettivamente, parlando di personaggi che hanno fatto la storia sia di Ivrea che del noto Carnevale eporediese, non si poteva non annoverare anche Cesare Verlucca, a cui, durante l'incontro, avevo detto: «Quando ci chiedono per quale motivo siamo così fissati con il nostro Carnevale, il motivo è che ce l'abbiamo dentro l'anima». «Proprio così, sei perfettamente nel contesto – aveva risposto – E' strano pensare che queste cose che nascono, rimangono dentro di te, hanno un valore incredibile e, se hai abbastanza validità, devi farle conoscere». Alla fine mi aveva congedata dicendomi: «Grazie e ci vediamo ancora. A volte basta un colpo d'occhio e un colpo di cuore». Un augurio a cui avevo risposto: «Con molto piacere».
Purtroppo, però, è stato l'ultimo incontro con questo illuminato imprenditore e Signore (con la S maiuscola) d'altri tempi.
Nel corso di domenica 15 giugno, infatti, sui social è iniziato un tam tam che annunciava la triste notizia della sua scomparsa, e sono stati tantissimi i messaggi di cordoglio sulla pagina della figlia Helena, e dello stesso Cesare, tra cui quello delle nipoti, Adriana ed Irene Quaglia: «Editore d'anima, padre di versi, filtratore attento d'idee e passioni, hai scalato le vette più diverse, senza mai perdere le tue direzioni – ha scritto Adriana – Hai vissuto come si vive un racconto, stringendo mani, parole e destini. Tra scaffali di carta, in un tempo raccolto, dispensando sogni a grandi e bambini. E oggi, che il mondo corre e si consuma, tu resti saldo, come quercia in fiore, a ricordarci che anche la piuma può farsi pietra, può farsi ardore. Ora che il tempo si fa silenzioso, e l'ultima pagina si chiude piano, resta la traccia del tuo passo orgoglioso, l'inchiostro gentile del tuo cuore umano. Riposa Oncle carissimo, dove il vento è leggero, tra le pagine mai finite del vero. Tua nipote Adriana». Anche l'amico presentatore Daniele Lucca l'ha voluto ricordare: «Caro amico Cesare! E' stato un privilegio conoscerti e volerti bene. Serbo nel cuore bei momenti condivisi e parole preziose. Grazie Cesare, hai dato molto, moltissimo, e molto hai ricevuto. Un esempio straordinario! Avremmo tutti voluto festeggiare il secolo, sfiorato, ci tocca rimandare alla prossima volta! Per ora in alto un calice, grande Anima! Buon vento a Te! Un abbraccio forte ad Helena». La collega Sara Martinetti di lui ha scritto: «Ho appena saputo della dipartita del caro editore Cesare Verlucca che ho avuto il piacere di conoscere con la figlia Helena nel 2013 in occasione della mia collaborazione nella stesura (a più mani) del libro 'Carema, Terra di Vino e di Emozioni', di Margherita Barsini. Cesare, uomo colto, appassionato del suo lavoro, grande esperto del nostro territorio, arguto, ironico, ma, nello stesso tempo, umile e semplice. Un pezzo di storia del nostro Canavese che se ne va. Fai buon viaggio Cesare. Con stima e affetto». Il ricordo di Barbara e Cristina Scrittrici per passione: «Ciao nostro amato Boss Cesare Verlucca, te ne sei andato senza aspettare che diventassimo ricche e famose come ci avevi promesso quel giorno al Salone Internazionale del Libro, le braccia al cielo e il cuore colmo d'affetto per noi! Ma ti promettiamo che cercheremo di esaudire questo tuo desiderio. Grazie alla vita per aver fatto incrociare, con un simpatico “nulla al caso”, i nostri destini e grazie a te per aver creduto sempre in noi, fin dal nostro primo incontro davanti ad una cioccolata calda, che dicevi scaldare i cuori ed i pensieri. Non potremo più bere una cioccolata senza pensare a te! Ci mancherai, ci mancherà la tua energia e tutti i progetti che avevi sempre in mente per noi. Ti porteremo sempre nel cuore... (Tre puntini, sempre tre ci dicevi). Continua a fare progetti e mandali appena puoi. Ciao Boss».
Tanto è stato scritto e tanto ancora si scriverà di lui, della sua nascita ad Ivrea, della vita all'estero, per poi tornare nella cittadina eporediese e lavorare per anni nella nota azienda Olivetti. Della fondazione della nota casa editrice «Priuli & Verlucca», nonché della sua direzione editoriale di Hever Edizioni, guidata dalla figlia Helena. E' stato un imprenditore ed editore illuminato, ma per chi ha avuto il piacere di conoscerlo è stato soprattutto un grande Uomo. Per noi di Tele Ivrea Canavese sarà sempre il Signore che ci salutava sempre con un sorriso, parole cariche di saggezza e che, sulla sua pagina facebook, nella voce «Programmi preferiti» aveva selezionato «Tic Web Tv – Tele Ivrea Canavese». Ci resta l'onore di averlo intervistato un'ultima volta e ci uniamo al cordoglio della famiglia, in particolare della figlia Helena, e a quello di tutti coloro che gli hanno voluto bene.
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