Lettera scritta da Enrico Giacopelli, architetto di Ivrea con studio a Torino e docente di di Progettazione Architettonica, diretta al sindaco di Ivrea, Stefano Sertoli, sulla nuova Ipercoop.
22-01-2019 23:13 - ATTUALITA´
Ivrea, 16.01.2019
Un edificio sideralmente lontano dalla qualità architettonica che pervade gli edifici olivettiani che sorgono a due passi; un banale esempio di edilizia commerciale indegno d portabandiera dell'Unesco. tà formale (e la aggressività sociale) di quell'edificio cerchino riscatto dietro ad un valore culturale al quale non potranno mai essere associati, rende decisamente sospetto l'uso che Ivrea sembra voler fare del titolo di città Unesco, svilendolo a sotto spendibile per qualsiasi operazione, foss'anche la più beceramente commerciale e antitetica rispetto ai principi della città olivettiana. è stato conquistato anche con la promessa di fare tesoro del ella tradizione industriale e architettonica ad esso collegato, i cui tanno nei due termini: bellezza e progettualità.
Cordiali saluti. Enrico Giacopelli
Fonte: Movimento 5 Stelle - Ivrea
Buongiorno signor Sindaco,
molti hanno già espresso il loro dissenso in merito all'inopportunità una piattaforma commerciale ad uso e consumo della grande distribuzione e hanno già descritto efficacemente il danno definitivo che l'apertura dell'Ipercoop provocherebbe al già labile tessuto commerciale di vicinato del centro st Mi permetto perciò di entrare in questo dibattito proponendole un punto di vista che forse non è stato fin'ora efficacemente esplorato. Lo spunto mi deriva dall'aver visionato qualcuno dei disegni del che circolano in questi giorni. riporta il motto della candidatura Unesco. Niente di strano, visto che siamo di fronte alla stazione e a due passi da via Jervis. Molto strana, anzi direi fastidiosa se non addirittura offensiva, è invece la scoperta della concessione ad un centro commerciale di appropriarsi di tale motto invece di prevederne l'orgogliosa esposizione accade - in un luogo pubblico di prestigio. Fastidio e offesa che si accentuano quando lo sguardo si sposta sull'edificio alle spalle della scritta: niente più di un becero capannone di cui non si sentiva proprio il bisogno, tanto meno in quella parte di centro città posta all'interno della " "core" della città olivettiana. Un edificio sideralmente lontano dalla qualità architettonica che pervade gli edifici olivettiani che sorgono a due passi; un ruolo di portabandiera dell'Unesco. Che la mediocrità formale (e la aggressività sociale) di quell'edificio cerchino riscatto dietro ad un valore culturale al quale non potranno mai essere associati, rende decisamente sospetto l'uso che Ivrea sembra spendibile per qualsiasi operazione, foss'anche la più beceramente commerciale e antitetica rispetto ai principi della città olivettiana. Quel titolo, come lei sa, è stato conquistato anche con la promessa di fare tesoro del pensiero olivettiano e della tradizione industriale e architettonica ad esso collegato, i cui principi cardine stanno nei due termini
Un edificio sideralmente lontano dalla qualità architettonica che pervade gli edifici olivettiani che sorgono a due passi; un banale esempio di edilizia commerciale indegno d portabandiera dell'Unesco. tà formale (e la aggressività sociale) di quell'edificio cerchino riscatto dietro ad un valore culturale al quale non potranno mai essere associati, rende decisamente sospetto l'uso che Ivrea sembra voler fare del titolo di città Unesco, svilendolo a sotto spendibile per qualsiasi operazione, foss'anche la più beceramente commerciale e antitetica rispetto ai principi della città olivettiana. è stato conquistato anche con la promessa di fare tesoro del ella tradizione industriale e architettonica ad esso collegato, i cui tanno nei due termini: bellezza e progettualità.
Lei signor sindaco - che di Adriano Olivetti, sindaco nel 1956, è collega e che ha ereditato (mi sembra con orgoglio) l'onere di dare senso all'iscrizione di Ivrea al catalogo dei Beni Patrimonio dell'Umanità - provi ad applicare questi due principi al caso dell'Ipercoop. Pretenda perciò bellezza a chi intende intervenire nella città che ha insegnato la bellezza al mondo per un secolo. La bellezza è difficile da produrre, richiede sforzo, sacrificio e applicazione di intelligenza per essere raggiunta: ma discrimina fra chi vuole investire sul suo territorio perche lo ama e lo rispetta e chi lo interpreta solo come terreno E affronti la gestione di questa vicenda con lungimiranza e progettualità: le apparirà chiaro che non sarà un ennesimo supermercato a richiamare i nostri figli che scappano da Ivrea, a consolidare le basi per una crescita sociale della città, a che giacciono inerti nelle banche cittadine, a arrestare il processo di marginalizzazione economica e politica di Ivrea all'interno della sua regione e della città Metropolitana. Non è un compito facile trovare le a fare meglio di quanto farà lei. So però, per esperienza professionale, che la scelta della svendita della città alla grande distribuzione è una scelta facile praticata con dissennata abbondanza in città anche più grandi della sua però che è una mela avvelenata di traffico e alla lunga, dopo aver contribuito fino a espellere dal mercato la concorrenza più debole sterilizzando e drenando ricchezza che non verrà mai reinvestita sul territorio di elezione. Il che è esattamente il contrario di ciò che insegna l'esperienza olivettiana permesso la costruzione e la prosperità di quella " oggi l'Unesco ha innalzato a valore universale.
Cordiali saluti. Enrico Giacopelli
P.S.
Poiché non ci conosciamo mi permetto di allegarle una mia breve nota biografica per il pensiero olivettiano e i suoi esiti concreti e il mio lungo impegno (credo fondamentale anche per la buona riuscita della candidatura Unesco) per la loro conservazione e valorizzazione.
Enrico Giacopelli (1959), architetto, abita a Ivrea dal 1994. F con sede a Torino, dal 1995 ha sviluppato attorno al tema della conoscenza, della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio architettonico moderno di Ivrea parte della propria attività professionale attraverso progetti di restauro e recupero, approfondimenti scientifici, pubblicazioni, conferenze, consulenze e attività di animazione culturale. Tra gli esiti di tale azione: la catalogazione del patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea / la redazione delle Normative di Salvaguardia dell’architettura Moderna di Ivrea / la consulenza al Nuovo PRG di Ivrea relativa al tema dell’architettura moderna / la progettazione del MaAM / la consulenza per il restauro del Quartiere Canton Vesco / il restauro delle Officine ICO di Figini e Pollini / la consulenza per la conservazione del Centro Congressi La serra di Cappai e Mainardis. Alcuni di questi lavori hanno suscitato interesse anche presso la comunità scientifica italiana ed internazionale: il restauro delle Officine ICO si è aggiudicato nel 2009 la Menzione d’Onore “Medaglia d’oro all’architettura italiana” della Triennale di Milano, il “Premio E.G. è docente a contratto di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, è stato coordinatore e docente della “International Summer School of Ivrea”, membro del Do.Co.Mo.MO è stato consigliere nazionale dell'associazione negli anni 2012
Poiché non ci conosciamo mi permetto di allegarle una mia breve nota biografica che illustra per il pensiero olivettiano e i suoi esiti concreti e il mio lungo impegno (credo fondamentale anche per la buona ) per la loro conservazione e valorizzazione.
, abita a Ivrea dal 1994. Fondatore di GStudio Architetti (www.g con sede a Torino, dal 1995 ha sviluppato attorno al tema della conoscenza, della salvaguardia e valorizzazione del patrimonio architettonico moderno di Ivrea parte della propria attività professionale attraverso progetti di restauro e recupero, approfondimenti scientifici, pubblicazioni, conferenze, consulenze e
Tra gli esiti di tale azione: la catalogazione del patrimonio dell’architettura moderna di Ivrea / la redazione delle Normative di Salvaguardia dell’architettura Moderna di Ivrea / la consulenza al Nuovo PRG di Ivrea relativa al moderna / la progettazione del MaAM / la consulenza per il restauro del Quartiere Canton Vesco / il restauro delle Officine ICO di Figini e Pollini / la consulenza per la conservazione del Centro Congressi La serra di Cappai e Mainardis. lavori hanno suscitato interesse anche presso la comunità scientifica italiana ed internazionale: il restauro delle Officine ICO si è aggiudicato nel 2009 la Menzione d’Onore “Medaglia d’oro all’architettura l “Premio In-Arch” e il "Premio Metra". E.G. è docente a contratto di Progettazione Architettonica presso la Facoltà di Architettura del Politecnico di Torino, è stato coordinatore e docente della “International Summer School of Ivrea”, membro del o consigliere nazionale dell'associazione negli anni 2012-2014.
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Fonte: Movimento 5 Stelle - Ivrea
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