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Sanità e malasanità: quando ai pazienti si chiede troppa pazienza.

09-05-2014 18:23 - CRONACA
Ivrea (TO), di Désirée Gabella. Chi si fosse recato recentemente al Pronto Soccorso, ha potuto notare il sistema "semaforico", che da un po´ di tempo viene adottato per valutare il livello di gravità delle patologie dei pazienti che richiedono un´assistenza medica urgente. I colori che vengono assegnati ai pazienti si chiamano "codici" e vanno dal bianco al rosso, dove il codice bianco indica il caso di gravità inferiore ed il rosso quello maggiore. Ciò che non molti sanno, probabilmente, è il fatto che, il codice che viene assegnato ad ogni paziente nel momento in cui si presenta al Pronto Soccorso, non determina solo la gravità della patologia inizialmente riscontrata ed il livello di priorità con cui il paziente verrà visitato, ma determina anche il fatto, per lo stesso, di essere esente dal pagamento di un ticket sanitario o meno. In pratica, a chi viene assegnato un codice con colorazione dal verde al rosso, sarà completamente esonerato dal pagamento di qualsiasi ticket sanitario, chi dovesse avere un codice bianco, invece, sarà tenuto al pagamento dello stesso. Ed è proprio quanto è successo ad un cittadino di Ivrea, A. A., che, dopo essersi recato dal medico di base per un male ad un orecchio insopportabile da qualche giorno, e dopo essersi sentito rispondere dallo stesso che notava la presenza di sangue nell´orecchio, si è recato in Pronto Soccorso temendo un´otite grave. Per tutta risposta, il medico del Pronto Soccorso, gli ha comunicato che non era nulla di grave e, assegnandogli un "codice bianco", gli ha chiesto il pagamento di un ticket pari a 25 Euro. La vicenda ha evidentemente e, giustamente, indignato il paziente che si è sentito rispondere dal medico che per lui un caso grave è almeno "un paziente con uno squarcio all´esofago", mentre la sua otite, probabilmente, non meritava l´attenzione degna di un´urgenza. Ma allora c´è da domandarsi, un cittadino italiano, onesto contribuente, che paga regolarmente le tasse e, di conseguenza, anche il servizio sanitario nazionale, non ha il diritto di ammalarsi e di usufruire di un servizio di Pronto Soccorso in casi di necessità? Dove risiede il tanto decantato diritto alla salute? Ai pazienti si richiede pazienza, ma la pazienza, si sa, ha sempre i suoi limiti.