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In mostra a Torino "The Human Body Exhibition": Quando i cadaveri diventano arte

14-01-2013 19:55 - CULTURA
Torino (TO). Una delle mostre internazionali del momento più visitate al mondo, "The Human Body Exhibition", è approdata anche a Torino e, nel bene o nel male, ha fatto parlare di se´. Certo che l´affluenza di pubblico è stata tanto elevata al punto che le date previste di chiusura della mostra sono state prorogate di qualche mese per soddisfare il surplus di prenotazioni. Torino è città d´arte, si sa, ma certo è che passare da una mostra di quadri di Dégas ad un´esposizione di corpi umani sezionati "veri" è altra cosa. Proprio così, il Pala Olimpico di Torino è stato la sede di questa inconsueta "galleria d´arte" che sta riscuotendo un successo a livello mondiale. Ad essere portati in mostra sono esattamente cadaveri, interi o sezionati, ed organi vitali veri che, grazie alla tecnica di plastinazione messa a punto da Gunther von Hagens, restano intatti quasi come se fossero finti, ma è tutto vero. La mostra mette in evidenza vari stati fisici e di funzionamento del corpo umano, assumendo così una connotazione quasi scientifica, ma il motivo per cui attrae milioni di visitatori in ogni luogo in cui viene presentata è, secondo i più maliziosi, dovuto ad una sorta di attrazione delle persone per il macabro e, in un certo senso, il proibito. Ed è qui che si divide l´opinione pubblica, tra chi trova questo processo di conservazione dei corpi umani ed il loro successivo utilizzo come un´idea geniale, e chi invece si dice scandalizzato da una sorta di "cattivo gusto artistico". Ma se secondo l´estetica, ovvero la filosofia dell´arte, è da considerare opera d´arte qualsiasi oggetto a cui si attribuisca tale connotazione, la gente comune è più semplicemente incuriosita e si chiede ancora se mangiare prima o dopo aver visto la mostra, segno evidente che qualche riserva in merito c´è ancora e, anche se siamo entrati del 2013, forse non tutti sono ancora pronti per una simile evoluzione. Certo è che si è ormai lontani dallo stupore che si provava nel venire a contatto con i verosimili personaggi del "Museo delle cere" di Londra, che donava l´immortalità anche a celebrità scomparse, o dai fantascientifici film quali "La morte ti fa bella" (Death Becomes Her) di Robert Zemeckis, adesso si va decisamente oltre. Ma, dopotutto, nell´epoca dei reality e del vivere, o morire, sotto i riflettori, non bisogna stupirsi più di niente, e forse attendere pazientemente che qualcuno decida di inventarsi di videoriprendere, e mettere in mostra, le funzioni del corpo umano dall´interno, ma ancora in vita...sempre che qualcuno, al di là di medici chirurghi all´interno di convegni di medicina, non ci abbia già pensato.